San Pietro Clarenza deve fare i conti con il fenomeno delle micrioscariche
Potremmo chiamarli corrieri della spazzatura, per indicare gli attori del grave fenomeno dei passanti, gente poco accorta, proveniente da altri paesi, che al loro passaggio lasciano in alcune strada le loro bustone o sacconi pieni di ogni rifiuto. Lo si evince per quello che viene scaricato nelle strade di ingresso nel centro abitato di San Pietro Clarenza: via Bellini, per chi proviene da Pedara, Nicolosi, Trecastagni; via Risorgimento, viale Europa da e per Mascalucia; via Roma da e per Catania; via Siracusa da e per Misterbianco. In queste strade, quasi giornalmente, come per incanto, di prima mattina, si ritrovano rifiuti di ogni genere, formando delle microdiscariche. Su viale Europa si è formata una grande microdiscarica, dove vi sono scaricati materiali di ogni genere anche nocivi, comprese buste piene di rifiuti provenienti da centri commerciali. Il sito, ogni tanto, viene ripulito, con aggravio di spese per il Comune, ma senza risultati: dopo alcuni giorni si presenta la stessa discarica.
Sul fenomeno abbiamo raccolto delle testimonianze di alcuni cittadini clarentini. Pare che siano stati controllati dei sacchetti, ed è stata appurata la loro provenienza. Il rimedio sarebbe un controllo con telecamere e con personale autorizzato, pungendo duramente la gente che scarica rifiuti abusivamente. Il Comune di San Pietro Clarenza, come tutti, ha avuto le casse dissanguate per pagare il servizio raccolta rifiuti alla Simeto Ambiente Ato CT3. Si spera che, a breve, tutto ritorni il più normale possibile. La raccolta differenziata, per merito di cittadini scrupolosi e per l’egregio lavoro svolto dagli operatori ecologici, a San Pietro Clarenza si attesta ai primi posti tra i 18 Comuni serviti dalla Simeto Ambiente Ato CT3, con circa il 70%. C’è ancora una minoranza che non differenzia i rifiuti, e ci sono quelli che li mettono fuori nel giorno non calendarizzato, formando delle piccole chiazze di rifiuti. Sacchetti spesso sventrati dai cani, con le conseguenze del caso.
Michele Milazzo