Francavilla di Sicilia ed il “suo” affascinante palazzo nel “cuore” di Palermo -
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Francavilla di Sicilia ed il “suo” affascinante palazzo nel “cuore” di Palermo

Francavilla di Sicilia ed il “suo” affascinante palazzo nel “cuore” di Palermo

Lo ha “scoperto” lo studioso locale Angelo Pirri, che si è recato in visita al pregevolissimo edificio di proprietà degli eredi del Conte Majorca Mortillaro, il quale intitolò il sontuoso immobile al paese dell’Alcantara cui era particolarmente legato. L’avvio di un rapporto che potrebbe schiudere nuove prospettive di sviluppo turistico-culturale

Non tutti i cittadini francavillesi sanno che nel cuore di Palermo, ed esattamente di fronte al Teatro Massimo, si erge una superba dimora storica che porta il nome del loro paese: si tratta di Palazzo Francavilla, di cui è venuto a conoscenza Angelo Pirri, storico e saggista del Comune dell’Alcantara, il quale ha riferito di tale edificio nella sua corposa ed apprezzata pubblicazione “Francavilla nella Storia di Sicilia”, da lui data alle stampe due anni fa per i tipi della “Book Sprint”.
L’immobile in questione, subito dopo averlo ereditato (nel 1890) dai Duchi di Sperlinga, venne intitolato dal Conte di Francavilla, Luigi Maria Majorca Mortillaro, al paese che lo aveva accolto affettuosamente e di cui era cittadino emerito ed onorario. Il nuovo proprietario fece di tutto per far tornare il palazzo alla bellezza di un tempo, affidandone il restauro al maestro del “Liberty” siciliano, ossia l’architetto Ernesto Basile, che in quel periodo stava lavorando presso il vicinissimo Teatro Massimo. L’architetto si gettò a capofitto e con entusiasmo nell’impresa, curando il restauro della facciata e degli ambienti interni e disegnando ogni singola cosa, dalle porte alle sedie, dai tavoli ai lampadari, dai mobili alla libreria, avvalendosi della preziosa collaborazione dei maestri artigiani di sua fiducia, come Giuseppe Enea, Luigi Di Giovanni, Rocco Lentini, Vittorio Ducrot e tanti altri. Il risultato fu stupefacente in quanto si riuscirono a fondere armoniosamente il miglior stile settecentesco e le nuove esigenze estetiche ed abitative. Palazzo Francavilla fu, addirittura, il primo edificio di Palermo ad essere dotato di un ascensore, tuttora funzionante, arredato con un divanetto interno disegnato dallo stesso architetto Basile.

Alla morte del Conte Majorca Mortillaro il palazzo passerà alla sorella Maria, nonna materna dell’attuale proprietario Antonio Pecoraro. E proprio quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha molto cordialmente accolto negli esclusivi ambienti di Palazzo Francavilla il prima citato Angelo Pirri, accompagnato dai suoi familiari e da un gruppo di amici.

«Abbiamo potuto ammirare – dichiara Pirri – bellissimi mobili di vari stili, rari oggetti d’antiquariato, ceramiche di Capodimonte, vasellame cinese, arazzi, quadri di antenati, tappeti, soffitti a cassettoni decorati, ma soprattutto un magnifico “monetario” seicentesco con intarsi di tartaruga, attribuito a Luca Giordano, ed un grande dipinto di Artemisia Gentileschi, “La Samaritana al pozzo”, dal valore inestimabile. La visita si è conclusa in uno splendido Giardino d’Inverno, affrescato “a trompe-l’oeil”, che si affaccia su Piazza Massimo».

Angelo Pirri ha donato al padrone di casa una copia del suo volume sulla storia di Francavilla di Sicilia, ricevendo in cambio da Antonio Pecoraro l’impegno per una futura collaborazione, non solo a livello personale, ma possibilmente allargata alle pubbliche istituzioni francavillesi.

«Al di là della nostra “curiosità culturale” – sottolinea Pirri –, obiettivo di questa visita privata a Palazzo Francavilla era quello di riannodare quel cordone ombelicale che lega la famiglia Majorca-Pecoraro al nostro paese. A tal riguardo Antonio jr. ha instaurato con noi rapporti estremamente cordiali, accogliendoci con squisita signorilità e grande senso di ospitalità nella sua splendida dimora, che l’anno prossimo, quando Palermo si fregerà del titolo di “Capitale Italiana della Cultura”, costituirà una delle principali attrattive turistiche del capoluogo siciliano, con potenziali benefici anche per la nostra Francavilla. Ma, in ogni caso, la collaborazione con la famiglia Pecoraro potrà comunque consentirci di approfondire pezzi di storia francavillese ancora tutti da scoprire. E’ dunque auspicabile che i futuri amministratori comunali francavillesi che s’insedieranno alla guida della cittadina dell’Alcantara con le elezioni del prossimo 11 giugno credano anch’essi in questo progetto di pianificazione storica, culturale e, perché no, turistica di ampio respiro. Intanto, per chi, come abbiamo fatto noi, volesse provare il piacere di conoscere Palazzo Francavilla immergendosi nelle suggestive atmosfere dei suoi antichi ambienti, può telefonare al 335-8162326 per concordare la relativa visita guidata».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: la facciata di Palazzo Francavilla e nel riquadro (da sinistra) Antonio Pecoraro ed Angelo Pirri   

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