La Valle dell’Alcantara saluta il suo “supernonno” Orlando Furioso Cottone -
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La Valle dell’Alcantara saluta il suo “supernonno” Orlando Furioso Cottone

La Valle dell’Alcantara saluta il suo “supernonno” Orlando Furioso Cottone

Alla veneranda età di centouno anni è venuto a mancare questa mattina il “piccolo grande” imprenditore edile nato il giorno di Natale del 1915 a Roccella Valdemone, ma residente a Fondaco di Motta Camastra dopo una vita avventurosa trascorsa tra campi di concentramento, fughe a piedi per l’Italia e lavoro in Venezuela. I funerali si terranno domani pomeriggio

Alla veneranda età di centouno anni è venuto a mancare all’alba di oggi Orlando Furioso Cottone, del quale c’eravamo occupati in occasione dei solenni festeggiamenti a lui tributati nella sua abitazione di Fondaco Motta (frazione di Motta Camastra) quando, il giorno di Natale del 2015, raggiunse l’invidiabile traguardo del secolo di vita.

Di questo ormai compianto “supernonno” della Valle dell’Alcantara, ad essere “straordinari” non sono stati solo l'”epico” nome di battesimo e la “speciale” data di nascita, ma anche il suo movimentato ed intenso vissuto.

I genitori avevano deciso di mettergli il nome di Orlando, ma l’impiegato dell’ufficio anagrafe del Comune di Roccella Valdemone (dove il centenario venne alla luce il 25 dicembre del 1915), essendo appassionato dell’Opera dei Pupi, con un colpo di penna aggiunse “Furioso”, in onore del leggendario paladino di Francia protagonista della “Chanson de Geste” e dei relativi adattamenti per gli spettacoli delle classiche marionette siciliane. In realtà, questo secondo nome imposto da quell’impiegato particolarmente “creativo”, ben poco ha avuto a che vedere con l’omino mingherlino e mite che è sempre stato Orlando Furioso Cottone, la cui esistenza, comunque, si è rivelata abbastanza avventurosa.

Durante la Seconda Guerra Mondiale fu mandato come guardia carceraria a Torino, dove venne catturato dai tedeschi per essere spedito in un campo di concentramento in Germania. Ma all’altezza di Trento, nei pressi del confine, Cottone si lanciò temerariamente nel vuoto dal treno in corsa ed a piedi raggiunse Bologna, dove un suo compagno d’armi lo nascose su una locomotiva diretta a Napoli. Da qui, onde aggirare i vari posti di controllo, per far ritorno alla sua Fondaco Motta (allora, in gergo dialettale locale, denominata “U Funnucu” in quanto luogo di bivacco e ristoro per i carrettieri) dovette riprendere lo sfiancante percorso a piedi alla volta di Villa San Giovanni. Non ritrovandosi soldi in tasca poté traghettare grazie al baratto dei suoi anfibi. Raggiunse così l’agognata meta finale, dove ad aspettarlo con trepidazione c’era la moglie Rosa, alla quale i conoscenti avevano anticipato l’arrivo dell’amato marito, che la sposa, malconcio com’era dopo venticinque giorni trascorsi a vagare in lungo ed in largo per la penisola, stentò a riconoscere.

Non appena terminato il conflitto bellico, Orlando Furioso Cottone emigrò in Venezuela, dove rimase otto anni lavorando come costruttore di strade (all’edilizia si era accostato sin da giovanissimo nell’impresa di colui che successivamente sarebbe divenuto suo suocero) per poi rientrare in Italia.

Qui, ed in particolare tra le province di Messina e Catania, costruì diversi edifici pubblici e privati, specializzandosi anche nella realizzazione di strutture particolari per la ristorazione, come cucine in muratura e forni a pietra, utilizzate a tutt’oggi in tanti locali che si sono avvalsi della sua apprezzata opera.

Lievemente debilitato da un problema di salute, che comunque riuscì a superare, decise di abbandonare con un certo anticipo la sua attività, anche per dedicarsi amorevolmente ai quattro nipotini, riversando loro tutte le attenzioni e tutto l’affetto che solo i nonni sanno dare.

I funerali di Orlando Furioso Cottone saranno celebrati domani, lunedì 30 ottobre, alle ore 15.30 nella chiesa di Fondaco Motta. Dopodiché la salma verrà tumulata nel cimitero del vicino Comune di Francavilla di Sicilia.

Alla vedova ed ai numerosi familiari di questo benemerito lavoratore nonché padre, nonno e bisnonno esemplare vanno le più sincere condoglianze della Redazione del Gazzettino Online, che più volte si è anche occupata delle esaltanti affermazioni professionali dei suoi figli, ossia i parrucchieri Cottone, operanti da oltre mezzo secolo a Catania (e sino a qualche anno fa anche a Giarre e Francavilla di Sicilia) ed affermatisi a livello nazionale come acconciatori dei “vip” (cantanti, attori, presentatori, ecc.) in diverse edizioni del Festival di Sanremo ed in popolarissimi programmi televisivi della Rai e di Mediaset.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: Orlando Furioso Cottone affettuosamente attorniato dai suoi familiari durante i solenni festeggiamenti del Natale 2015 per il suo centesimo compleanno  

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