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Graniti: dodici artiste dal Canada per “dipingere” il centro storico

Graniti: dodici artiste dal Canada per “dipingere” il centro storico

Fanno parte dell’associazione “13 Feet Off the Ground” e sono da giorni al lavoro per realizzare dei murales nelle vie del paese nell’ambito dell’iniziativa ideata tre anni fa dall’imprenditore e mecenate Salvatore Romano. Le nuove opere, che si aggiungono alle quattordici già esistenti, verranno inaugurate dopodomani

Assume sempre più le sembianze di un museo a cielo aperto il centro storico di Graniti, piccolo Comune della Valle dell’Alcantara che ormai da tre anni a questa parte il benemerito imprenditore mecenate Salvatore Romano si prodiga per rendere più vivibile e turisticamente attrattivo attraverso il linguaggio dell’arte, ed in particolare la tecnica dei murales, ossia i dipinti realizzati sulle pareti delle strade. Il tutto nell’ambito del progetto “Graniti Murales” portato avanti dall’associazione no profit “ArtProject Graniti” e che ha già consentito al paese che ha dato i natali all’insigne scultore Giuseppe Mazzullo di dotarsi di quattordici opere. A queste se ne stanno aggiungendo altre dodici che verranno ufficialmente inaugurate dopodomani, sabato 4 novembre.

Da oltre una settimana, infatti, dodici artiste canadesi (nella foto principale) di Vancouver, facenti parte dell’associazione di donne di talento “13 Feet Off the Ground”, stanno dipingendo per le vie di Graniti altrettanti murales a tema libero e di genere diverso, cui si aggiungerà anche un’installazione di gruppo (nelle foto di questa pagina alcune di loro durante il “work in progress” di questi giorni).

La cerimonia inaugurale di sabato avrà inizio alle ore 17,00 e si svolgerà in forma itinerante partendo da Piazza Manganelli. Al termine del percorso si terrà un piccolo rinfresco nella parte alta del paese, cui interverranno le dodici artiste arrivate appositamente dal Canada e che vengono generosamente ospitate, così come tutti i loro colleghi che in questo triennio hanno partecipato a Graniti Murales, nelle abitazioni dei cittadini del luogo, alcuni dei quali stanno anche materialmente aiutando le pittrici nell’esecuzione delle opere.

Come prima accennavamo, ad ideare tale percorso artistico, che ha preso le mosse nel 2014 con un murales dedicato alla compianta giornalista uccisa in Afghanistan Maria Grazia Cutuli (la cui mamma era originaria di Graniti), è stato Salvatore Romano, che per gran parte della sua vita ha vissuto in Svizzera, mantenendo sempre un legame fortissimo con l’amato paese d’origine, dove oggi ha fatto ritorno insieme alla moglie Karin, la quale lo collabora nell’organizzazione di questo genere di eventi, il cui direttore artistico è Richard Ralya, che nel 2015 ha partecipato a Graniti Murales innamorandosi del piccolo centro siciliano al punto da decidere di fissare lì la propria residenza e lasciare Istanbul.

Gli artisti di Graniti Murales vengono reclutati tramite la piattaforma ResArtis, una rete mondiale che favorisce lo scambio tra produzioni artistiche ed ospitalità agli autori di queste ultime.

«Con il direttore Ralya – spiega il “patron” Salvatore Romano – valutiamo i progetti degli artisti che si propongono, cercando di scegliere opere che possano ben integrarsi nel nostro territorio, amalgamandosi con lo spirito granitese. I temi sono comunque liberi, così come le forme di espressione (figurativo, realistico, astratto, ecc.). Arrivato a Graniti, l’artista ospite, dopo aver perlustrato le vie del paese, sceglie una parete sulla quale dar vita al proprio murales e si mette al lavoro per trasformare un semplice muro in un grande quadro».

Rodolfo Amodeo

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