L’Ente Parco Fluviale, avente sede a Francavilla di Sicilia, ha aderito al comitato promotore per l’istituzione anche nel nostro Paese dell’organismo rappresentativo delle esigenze dei territori a vocazione agricola. «Gli Stati che se ne sono già dotati – sottolinea l’esperto Nino Sutera – hanno tratto da questo strumento grandi benefici»
Centocinquanta milioni di persone, ossia quasi un terzo della popolazione europea, vivono in aree rurali, contribuendo notevolmente alle economie locali e nazionali, ma anche affrontando grandi sfide e disagi, tra cui l’emigrazione giovanile e la perdita di importanti servizi pubblici.
Il futuro di queste aree dipende dalle comunità rurali stesse ed, in particolare, dalla loro capacità di interloquire con chi ha responsabilità di governo.
A tale scopo sono già attivi in diversi Paesi europei i cosiddetti “Parlamenti Rurali”, ovvero delle associazioni informali che si prefiggono di dare voce alle legittime esigenze dei territori periferici a vocazione agricola.
Degli “European Rural Parliament” (questa l’esatta denominazione internazionale) fanno parte associazioni, enti ed istituzioni aventi a cuore le politiche di sviluppo rurale che, per quanto concerne l’Italia, si sta impegnando a riunire il funzionario della Regione Siciliana Nino Sutera, coordinatore dell’Osservatorio di Neoruralità nonché ideologo della Libera Università dei Saperi & dei Sapori Onlus.
E ad aderire convintamente all’iniziativa del dottor Sutera vi è anche l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara, entrato a far parte nei giorni scorsi del comitato promotore per l’Italia del Parlamento Rurale Europeo.
«Quest’ultimo – spiega Nino Sutera (nella foto) – è una struttura politica, ma non partitica. Ed, ovviamente, non è un organo governativo né legislativo, come si potrebbe erroneamente credere di fronte al termine “parlamento”. Si tratta, in pratica, di uno strumento di collegamento tra le popolazioni rurali ed i politici, che opera attraverso il processo di “bottom-up”, ossia informazioni e stimoli che una base (in questo caso coloro che vivono in un determinato territorio) fornisce a chi sta al vertice. L’obiettivo è quello di portare all’attenzione di chi governa le problematiche dei mondi a vocazione agricola affinché si possa giungere a delle soluzioni condivise. Negli ultimi vent’anni i Parlamenti Rurali esistenti in Europa hanno operato con successo. Pertanto, si sta cercando di proporre tale virtuosa esperienza in quegli Stati, come l’Italia, che ancora non la conoscono. E sono già un centinaio (ma sono destinati a crescere) i soggetti (associazioni, enti, istituzioni, ecc.) che siamo riusciti a coinvolgere, tra cui il Parco Fluviale dell’Alcantara, con sede a Francavilla di Sicilia. La prima tappa sarà l’elaborazione del “Manifesto della Neoruralità”, aperto ai contributi di chi vuole dare voce alle aree rurali, che verrà ufficialmente presentato in un apposito evento pubblico nazionale».
Nino Sutera, laureato in Scienze e Tecnologie Agroalimentari ed annoverato tra i massimi esperti di ruralità, collabora da tempo con l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara. Nei mesi scorsi, in sinergia con i funzionari dell’area protetta (ed in particolare con l’agronomo Filippo Zullo), si è prodigato per conferire il marchio “De.Co.” (Denominazione Comunale) al caratteristico cavolfiore rosso prodotto nelle campagne di Mojo Alcantara.
Rodolfo Amodeo