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Catania, Guardia di Finanza sequestra 2 mila chili di marijuana

Catania, Guardia di Finanza sequestra 2 mila chili di marijuana

Un enorme quantitativo di marijuana destinata a invadere in mercato catanese e di altre province della Sicilia è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Catania

Nell’ambito delle attività volte alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti disposte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, sono stati organizzati servizi di controllo dinamico del territorio al fine di prevenire illeciti nelle zone balneari soprattutto in concomitanza con la stagione estiva.

Nel corso della mattinata del 20 giugno, l’attenzione dei militari del Nucleo di polizia tributaria di Catania si è concentrata su un camion che percorreva una strada secondaria nei pressi di Brucoli (Augusta – Sr). L’automezzo era preceduto, a debita distanza, da un SUV che fungeva da vera e propria staffetta. I finanzieri, insospettiti dalla situazione, hanno intimato l’alt al conducente del camion e, resisi conto del suo fare impacciato e nervoso, hanno iniziato un’ispezione accurata del mezzo rinvenendo 87 sacchi di plastica e iuta contenenti marijuana, per un quantitativo complessivo di 1.920 kg.. L’ingente carico di stupefacente era stato ben occultato con scatole vuote che ne rendevano difficile l’individuazione a prima vista.

I tre soggetti, tutti residenti a Catania e pregiudicati per i medesimi reati, sono stati tratti in arresto per il reato di cui all’art. 73 del DPR 309/90 (detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio) e reclusi presso la casa circondariale di Siracusa. Si tratta, in particolare, di D.A. di anni 29, autista del camion, e dei due occupanti del SUV, F. G. di anni 50 e C.G. di anni 54.

Il rilevante sequestro effettuato dai finanzieri di Catania conferma un dato che già diverse inchieste hanno potuto acclarare, ovvero che la costa orientale della Sicilia rappresenta un’importante porta d’accesso per il narcotraffico effettuato via mare. Infatti, i sacchi di plastica contenti lo stupefacente sequestrato riportavano evidenti tracce di acqua marina e sabbia, prova del fatto che l’ingente carico era arrivato via mare poco tempo prima del sequestro. I numerosi sequestri effettuati negli ultimi mesi, tuttavia, testimoniano che i dispositivi di controllo risultano efficaci e adeguati a contrastare il particolare fenomeno. Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato alla criminalità catanese introiti per quasi 20 milioni di euro.

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