Un Giarre concentrato, compatto, volitivo e smaliziato espugna il “Pino Bongiorno” di Caltagirone infliggendo una sconfitta per 0-1 ai calatini biancorossi allenati da Boncompagni. La turbolenta settimana scandita dalla partenza, per motivi personali, della mezzala Claudio Lamia, non lascia strascichi nella squadra allenata dal tecnico Beppe Mascara.
Il Giarre, rinfrancato dall’approdo in gialloblù dell’attaccante Giovanni Petrullo, poi gettato nella mischia nella ripresa, si presenta tonico in terra calatina. L’appuntamento con la terza vittoria di fila non poteva conoscere alcuna deroga.
La solidità difensiva della retroguardia giarrese e l’efficacia del play-basso gialloblù Patanè davanti alla difesa in materia di ottemperanza al ruolo di schermo protettivo pronto a imbastire il gioco, sono solo alcune delle virtù espresse dal Giarre sul sintetico di Caltagirone. Gli inserimenti del centrocampista Compagno, le verticalizzazioni di Marrone, le folate offensive degli esterni Caputa e Messina e la propensione di Carbonaro ad aggredire la profondità con i tempi giusti, concorrono alla costruzione di un successo ottenuto contro una squadra che, pur affidandosi ai movimenti dell’esterno offensivo Navanzino tesi a convergere verso la trequarti, alla fisicità di Susso in mezzo al campo e alla forza d’urto di Wahab in avanti, trova raramente degli sbocchi in avanti.
Il rigore di Carbonaro, da lui stesso trasformato, risulta essere decisivo ai fini della conquista della vittoria gialloblù. I locali protestano sull’episodio asserendo che non vi siano gli estremi per l’assegnazione del penalty ma l’arbitro vede l’atterramento di Carbonaro da parte del portiere Polessi dopo un efficace dribbling dell’attaccante gialloblù ai danni proprio dell’estremo difensore locale.
La partita poi si mette in discesa, con il Caltagirone che concede praterie e dunque ampio spazio per le ripartenze della formazione di Mascara. Il Giarre fallisce più volte il raddoppio e il Caltagirone, dal canto suo, mostra la sua inefficacia in avanti anche per merito di un pacchetto arretrato, composto da Miano e Francesco D’Arrigo, che ribadisce la sua impenetrabilità.
Per la sfida dal sapore particolare contro la squadra della sua città, Mascara schiera il consueto 4-3-3: Colonna tra i pali, Sanfilippo terzino sinistro, Curcuruto terzino destro, Miano e Francesco D’Arrigo nl cuore della difesa, Patanè play-basso davanti la difesa, Marrone mezzala sinistra, Compagno mezzala destra, Messina esterno offensivo di sinistra, Caputa esterno offensivo di destra e Carbonaro punta centrale.
Il Caltagirone si dispone a specchio e dunque con un 4-3-3: Polessi tra i pali, difesa con Secondo, Italiano, Genovese e Giarratana, Ruscica davanti la difesa, Susso mezzala sinistra, Conti mezzala destra, Floridia esterno offensivo sinistro, Navanzino esterno offensivo destro e Wahab punta centrale.
Partono subito forte i locali con Conti che, dopo una combinazione tra due dei suoi compagni, riceve palla e conclude verso la porta. La sua conclusione però non inquadra lo specchio della porta. Poi, su un corner, l’esterno destro biancorosso Navanzino impegna Colonna. Al 15′ del primo tempo matura un episodio che scatena le proteste dei locali. Navanzino batte una punizione a giro che Colonna respinge. L’estremo portiere gialloblù subisce una carica da parte di Ruscica. La palla si insacca ma secondo l’arbitro il goal è da annullare per via del contatto fra il regista biancorosso e Colonna.
Al 22′ del primo tempo, Carbonaro prova a sorprendere Polessi con un tiro ma la sua conclusione si spegne a lato. Al 31′ del primo tempo, Sanfilippo recupera un prezioso pallone e serve Messina il quale sforna un assist in verticale per Carbonaro. Quest’ultimo crossa dalla sinistra per Compagno che però non riesce ad impattare la sfera di testa per correggere in porta il suggerimento. Successivamente, il centrocampista biancorosso Conti cerca il goal della domenica da distanza siderale ma il suo tiro termina fuori, anche se non molto distante dall’incrocio dei pali.
Al 36′ del primo tempo, occasione propizia per i locali con Wahab che dribbla il suo dirimpettaio e spara verso la porta. L’attaccante locale alza però troppo la mira spedendo la sfera sopra la traversa.
Ad inizio di ripresa, Compagno allarga il gioco sulla sinistra per Caputa che si accentra e tira di destro ma Polessi si distende e para. In seguito, Caputa crossa dalla destra ma Compagno, appostato sul secondo palo, calcia alzando troppo la mira. In seguito, sulla punizione di Compagno, il colpo di testa di Carbonaro si spegne a lato. Poi è Messina a sventagliare dalla destra per Caputa. Quest’ultimo spara verso la porta ma Polessi respinge il suo tiro.
Al 10′ del secondo tempo arriva il goal che sblocca il match. Carbonaro dall’interno dell’area elude l’uscita di Polessi che lo tocca mandandolo a terra. Secondo i locali il contatto non avviene. L’arbitro però assegna il penalty che Carbonaro trasforma spiazzando Polessi e gonfiando la rete. Successivamente, la punizione di Carbonaro finisce sul fondo ma non lontano dall’angolino basso alla destra di Polessi.
Al 13′ del secondo tempo, Carbonaro sfiora nuovamente il raddoppio con una poderosa conclusione che sfiora l’incrocio dei pali. Al 18′ del secondo tempo, Marrone, dirottato nella posizione di mezzala destra già prima della conlusione del primo tempo, verticalizza per Carbonaro che irrompe in area dalla destra e serve in orizzontale Messina. Il suo tiro di piatto però, da buona posizione, è centrale e dunque facile preda di Polessi. In seguito, Petrullo sostituisce Messina, collocandosi nella posizione di esterno offensivo di destra.
Al 22′ del secondo tempo, sponda di testa di Carbonaro per Compagno che si propone all’interno dell’area provando a calciare in diagonale. La sua conclusione viene deviata in angolo. Sugli sviluppi di un corner, la bordata del centrocampista gialloblù Marrone viene deviata in angolo. Il calcio d’angolo però si rivela infruttuoso per il Giarre. Poi il Caltagirone si riaffaccia dalle parti di Colonna. Il corner battuto impegna Colonna che smanaccia.
Al 27′ del secondo tempo, Compagno tenta la via del goal ma la sua conclusione sul primo palo non sorprende Polessi. In seguito, su una ripartenza gialloblù, Carbonaro lascia partire una staffilata di sinistro che Polessi respinge. Al 35′ del secondo tempo, a seguito di un colpo di testa, Floridia mette un pallone in mezzo dalla destra a pochi passi da Colonna. La difesa gialloblù però rimedia efficacemente. In seguito, su un cross dalla destra di Marrone, effettuato dalla linea di fondo campo, Caputa tenta lo stacco di testa ma il pallone lo scavalca. La palla perviene a Compagno sul secondo palo ma il suo tiro viene murato dagli avversari.
Al 40′ della ripresa Josè Spampinato prende il posto di Patanè. Al 44′ della ripresa, Carbonaro serve in orizzontale Caputa che spara verso la porta ma la sua conclusione viene deviata in corner. Prima del triplice fischio. Carbonaro dalla destra confeziona un assist in orizzontale per Marrone. Quest’ultimo appoggia per Caputa. Il suo tiro viene intercettato da Susso.
Il triplice fischio sancisce il successo esterno di un Giarre brillante nelle ripartenze ed efficace nelle verticalizzazioni. La vittoria, che porta la firma di un Carbonaro autore di cinque reti stagionali e di tre goal su rigore, manda in estasi i tifosi gialloblù.
Adesso il Giarre, grazie all’ottava vittoria in campionato, dista solo un punto dal Città di Scordia, quinto in classifica, e un punto dal Città di Rosolini, quarto in classifica. Domenica i gialloblù di Mascara, che viaggiano a quota 25 punti, chiuderanno il girone d’andata affrontando in casa il Catania San Pio X.
Umberto Trovato