Presepe vivente di Nunziata, don Carmelo Di Costa: "lasciati soli dalla politica cittadina" -
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Presepe vivente di Nunziata, don Carmelo Di Costa: “lasciati soli dalla politica cittadina”

Presepe vivente di Nunziata, don Carmelo Di Costa: “lasciati soli dalla politica cittadina”

Ha sollevato un vespaio di polemiche il post sul social Facebook pubblicato ieri da padre Carmelo Di Costa parroco della parrocchia di Santa Maria dell’Itria di Nunziata in cui il sacerdote della frazione mascalese rivolgendosi agli amministratori locali spiega che “con o senza contributo da parte dell’ente comunale a favore della messa in opera del presepe vivente di Nunziata, la parrocchia di Nunziata continuerà a farsi carico di tutte le spese necessarie per la sua realizzazione”.

Sembrerebbe infatti che anche quest’anno il contributo promesso dall’Amministrazione del sindaco Luigi Messina, andrà perso così come lo è stato l’anno scorso perché il bilancio di previsione 2017 non è stato ancora approvato in Consiglio.

“Ringrazio di cuore la Politica mascalese – ha scritto in tono polemico padre Di Costa – che non ha a cuore la “cosa pubblica” ma solo interesse da parte del pro e del contro. Vergognatevi”.

Il post di padre Di Costa è stata una ghiotta occasione per i consiglieri di maggioranza ed opposizione che hanno incominciato a lanciarsi accuse reciproche subito sedate dallo stesso padre Di Costa che ha chiarito come il post fosse riferito a tutta l’Amministrazione senza distinzione tra maggioranza ed opposizione (era chiaro sin dall’inizio, bastava solo leggera attentamente il post NdR).

“Il presepe vivente di Nunziata è una realtà che riguarda tutta la comunità mascalese – continua il parroco -, che dà lustro a tutto il territorio e non solo alla frazione di Nunziata che con tanto amore e passione ogni anno si impegna nella realizzazione di questa importante iniziativa che richiama visitatori in tutto il territorio comunale. Che il Comune dia un valore a questa iniziativa. Io non faccio politica, non è il mio compito – chiarisce padre Di Costa – ma non ho apprezzato lo stile adottato dei consiglieri, tutti concordi ad affermare che l’iniziativa del presepe di Nunziata è un evento positivo per il paese ma che nei fatti non hanno spinto perché l’evento fosse sostenuto anche economicamente. Bisogna fare emergere quanto di positivo c’è nella celebrazione di questo evento senza dispute fra maggioranza ed opposizione, senza accuse reciproche che non servono a niente e che di certo non porteranno a valorizzare il nostro territorio.

Capisco le difficoltà che giorno per giorno deve affrontare  un Ente locale – ha detto padre Di Costa – ma se il Comune desse adeguata importanza e priorità ad ogni evento o iniziativa che, come il presepe di Nunziata, valorizza il territorio sicuramente farebbe un’ottima azione. Invito tutti gli amministratori a guardare ogni proposta con gli occhi del cittadino e non solo con quelli della politica”.

Padre Di Costa ha deciso di aspettare il prossimo 30 gennaio, giorno in cui è stato convocato il civico consesso e durante il quale il Consiglio tratterà il delicato punto dell’approvazione del bilancio 2017, per vedere se questo contributo, promesso da tempo, arriverà.

In ogni caso l’operosa frazione di Nunziata e la sua guida spirituale continueranno anche nei prossimi anni nella realizzazione del presepe vivente siciliano che solo nella prima giornata, quella del 26 dicembre scorso, ha visto la presenza di oltre 3 mila visitatori giunti da tutto l’hinterland, dal nord Italia e perfino da Malta a testimonianza della notorietà e del fascino di un presepe che si conferma essere uno dei più belli di Sicilia.

Angela Di Francisca

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