Anche se una rondine non ha mai fatto e non farà mai primavera, è giusto e doveroso dare a Cesare quello che è di Cesare. E, come tantissime volte abbiamo evidenziato le carenze amministrative della Giunta Lo Turco, denunciandone la staticità e l’immobilismo, stavolta plaudiamo ad una notizia che, se risultasse vera, come pensiamo sia, spezzerà una lancia a favore dell’attuale amministrazione.
Siamo venuti a conoscenza, e la fonte è di primissima mano, di una iniziativa che sicuramente farà perdonare all’Amministrazione Lo Turco anni di sonno, non sempre sereno.
L’anno nuovo che è arrivato sarà portatore di novità di grandissima rilevanza amministrativa. In un paese che vive di turismo, in un paese erede della mitica Naxos, in un paese dove ogni pietra è storia, ogni fatto leggenda e ogni luogo museo, parlare di iniziative turistiche non solo è importante, è vitale.
Nello Lo Turco, il sindaco sornione, forse, ha voluto conservare il segreto, ma nella vita niente rimane segreto. C’è sempre qualcuno che parla, che canta, facendo udire chi è di orecchio buono. Ed una cantata è arrivata. Se sarà vera, non solo sarà eccellente, ma sarà stupefacente.
Il Cda del Parco di Naxos, sollecitato dal sindaco di Giardini, ha approvato una variante di bilancio per l’ammontare di 2 milioni di Euro e, con tale risorsa, l’amministrazione di Giardini Naxos attiverà il suo diritto di prelazione per l’acquisto del Palazzo di Spuches, acquistando quanto è stato il sogno dell’Amministrazione Bottari nei lontani anni ‘70.
Pancrazio Lo Turco ha realizzato questo sogno ed il palazzo diventerà patrimonio comunale, dando ampio respiro e spazio a tutte le manifestazioni culturali che andranno a realizzarsi.
Il Palazzo De Spuches – Paladino, nel tempo, è stato di proprietà del Marchese Guglielmino, giunto in Sicilia ai tempi di Giovanni d’Aragona, Vicario del Regno di Sicilia. Guglielmino De Spuches, divenne castellano di Mola, Principe di Galati Mamertino e Duca di Santo Stefano. Era un feudatario con un vastissimo territorio che si estendeva lungo tutta la valle dell’Alcantara. In epoca bizantina il Castello divenne posto di dogana.
Dai De Spuches passò alla famiglia Statella e, in seguito, alla famiglia Conti. Dalla famiglia Conti passò alla Famiglia Lombardo Alonzo e poi alla famiglia Paladino. È un Palazzo storico, perché al suo interno si trova una delle chiese più antiche di Giardini: la chiesa di San Pantaleo, che nel 1105 fu unita, dalla cattolicissima Regina Adalasia, moglie del Conte Ruggero d’Altavilla, al Monastero di Santa Maria di Gala, dell’Ordine di San Basilio.
Al sindaco prof. Lo Turco, se la notizia risultasse vera, Giardini dice grazie: grazie per questo bellissimo regalo di inizio anno nuovo, con l’augurio che il tempo che verrà possa portare giorni sereni per Giardini; ne abbiamo veramente bisogno. I giorni passati non sono giorni da ricordare . Il grande Dante scriveva: “Poca favilla gran fiamma secunda”. All’Amministrazione Lo Turco auguriamo che questa scintilla si possa trasformare in una grandissima fiammata.
F. B.