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Linguaglossa: cercasi esperti in turismo, cultura, giurisprudenza e finanziamenti

Linguaglossa: cercasi esperti in turismo, cultura, giurisprudenza e finanziamenti

Affiancheranno a titolo gratuito il sindaco Salvatore Puglisi nell’espletamento dell’attività amministrativa. Le relative domande vanno presentate entro il 9 marzo

Scade il 9 marzo prossimo il termine entro il quale presentare al Comune di Linguaglossa le manifestazioni di disponibilità a ricoprire gli incarichi di esperti a titolo gratuito del sindaco Salvatore Puglisi.

Alla domanda, presentabile anche tramite posta elettronica certificata (P.E.C.) all’indirizzo “comune.linguaglossa@pec.it”, va allegato un documento di riconoscimento ed il curriculum vitae.

Le professionalità richieste riguardano rispettivamente i settori delle attività turistiche e culturali, dell’avvocatura e della programmazione e ricerca di fondi per l’agricoltura, l’ambiente, l’urbanistica ed i lavori pubblici.

«Così come ho preannunciato nel mio programma elettorale e sulla base dell’art. 14 della legge regionale n. 7/1992 – dichiara il primo cittadino linguaglossese Salvatore Puglisi (nel riquadro sulla foto del municipio del Comune etneo)intendo avvalermi di risorse umane qualificate che possano consentirmi di perseguire al meglio gli obiettivi del mio progetto politico-amministrativo. Gli incarichi saranno a titolo gratuito, il sottoscritto potrà revocarli in qualsiasi momento e la valutazione dei curricula che ci perverranno non darà luogo ad alcuna graduatoria di merito».

Salvatore Puglisi non è certo il primo ed unico sindaco ad avvalersi della facoltà, prevista dalla normativa vigente, di nominare professionisti che, senza percepire alcun compenso, offrono il proprio competente supporto all’attività amministrativa. Nelle nostre cronache, ad esempio, ci siamo spesso occupati dei numerosi consulenti a titolo gratuito nominati dall’attuale primo cittadino di Giardini Naxos, Nello Lo Turco.

Ma, pur tornando a sottolineare che trattasi di una prerogativa ammessa dalla legge, c’è chi “storce il naso” di fronte a questo tipo di incarichi, che se affidati da un operatore economico privato anziché da un ente pubblico, farebbero probabilmente ravvisare gli estremi del lavoro “in nero”.

Alla fine il problema di fondo è che le piante organiche dei nostri Comuni, spesso con personale in esubero, non riescono a soddisfare le esigenze della macchina amministrativa locale e di coloro (sindaci ed assessori) cui tocca guidarla. Si rende quindi necessario il ricorso a professionalità esterne, che però finiscono con l’essere sfruttate in quanto per il loro lavoro non è prevista alcuna retribuzione.

La collaborazione con il Comune potrà, tutt’al più, costituire per il professionista un ulteriore arricchimento del proprio curriculum vitae ed, in ogni caso, un significativo “indice” di altruismo e generosità nel mettere disinteressatamente a disposizione di una comunità il proprio sapere, il proprio impegno ed il proprio tempo.

Rodolfo Amodeo

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